La respirazione e la tecnica marziale

Respirazione, postura e tecnica marziale

La respirazione rappresenta una funzione molto particolare nel nostro organismo, in quanto possiede una caratteristica molto rara: può essere sia involontaria che volontaria, possiamo infatti controllare il respiro, ma non possiamo privarcene per più di un determinato periodo.

Il respiro è legato allo stato fisico della persona: quando facciamo una corsa, uno sforzo fisico o siamo arrabbiati andiamo in affanno, sentiamo “il cuore in gola” o abbiamo una respirazione veloce, superficiale, ritmata. Appena svegli, quando siamo ancora sdraiati o comunque in una condizione di riposo il nostro respiro è invece calmo e regolare.

La respirazione è strettamente dipendente dallo stato psicologico ed emozionale della persona, è ben noto che stati d’ansia e stress inducono una respirazione superficiale e veloce, e questa mancanza di profondità si riflette sulla qualità dello scambio d’ossigeno a livello della base polmonare, dovuta in maggior parte al blocco dell’attività del muscolo diaframma, muscolo respiratorio per eccellenza.

Respiro e tecnica marziale

Respirare correttamente determina in maniera enorme la qualità della tecnica marziale sia da un punto di vista meccanico/anatomico che da un punto di vista più “esoterico”, ossia rispetto al fluire dell’energia (Qi, Ki, Prana, energia interna, ecc).

Respirare correttamente genera una buona postura, senza una corretta postura viene meno la biomeccanica del corpo e quindi si può dire che la respirazione è alla base di una tecnica ottimale.

Corretta respirazione vuol dire inspirare ed espirare dal dan tian, dall’hara o, come viene chiamato in occidente, dal “centro”, ovvero dal punto situato all’interno dell’addome, circa tre dita sotto all’ombelico e tre dita all’intero. Questo tipo di respirazione è chiamato diaframmatico, utilizza i polmoni per intero ed è quello usato dal neonato.

Se invece respiriamo male e solleviamo il petto, contraiamo l’addome e creiamo una tensione innaturale nella parte alta del corpo, inevitabilmente i movimenti diventano limitati e rigidi, questo perché:

  • solleviamo il centro di gravità
  • creiamo tensione che inibisce i movimenti
  • compromettiamo il rilassamento
  • diminuiamo l’afflusso di ossigeno nel sangue
  • occupiamo la mente per via della forte tensione muscolare

Corretta respirazione

Ripristinando un corretto utilizzo del diaframma, utilizzando una sua regolare escursione, avremo vantaggi sulla respirazione che si tradurranno per lo più in una migliore diffusione dell’ossigeno a livello di tutti i distretti corporei, specialmente a livello cerebrale, e gradualmente potremo assistere a cambiamenti quali:

  • mente più tranquilla
  • livello di stress più basso
  • postura più corretta
  • maggiore sicurezza e lucidità nel prendere le decisioni

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