Nelle Arti Marziali si alterna spesso la pratica tecnica con esercizi di coltivazione del Qi, ecco che ad esempio non esiste Taiji Quan senza Qi Gong. I marzialisti si prendono particolare cura dei meridiani tendino-muscolari (o jīng jìn, 经筋) con sequenze come l’Yi Jin Jing, conosciuta anche come il “Classico della Trasformazione dei Tendini e dei Muscoli“. Questo tipo di lavoro è consigliato non solo ai marzialisti ma a chiunque. Mantenere in salute e forti i nostri muscoli ci consente [...].
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L’altra sera ero al parco e praticavo Taiji Quan e Qi Gong con altre persone. Serata piacevole e neppure troppo calda, quando a un tratto se ne esce l’istruttore dicendo: “Potete tranquillamente sorridere, questo non inficerà la qualità della vostra tecnica”. Cosa ha voluto dirci? Beh, probabilmente che non serve starsene a “muso duro e bareta fracada” (tradotto dal veneziano: seri e a testa bassa) per far bene una cosa, ma si può rimanere aperti al mondo. Ecco che la frase [...].
L’altra sera ero in palestra e come mi capita a fine lezione, arrivo in spogliatoio, dopo il saluto, dopo qualche pacca sulla spalla e due chiacchiere con gli allievi. Apro la borsa per prendere l’accappatoio e quanto mi occorre per la meritata doccia, sfilo la cintura nera e con cura la ripongo al sicuro, nella borsa. È in quel momento che l’occhio mi cade sull’altra cintura che tengo sempre con me, la cintura bianca e, diversamente dalle altre sere, la [...].
È indubbio che la comunicazione digitale abbia facilitato i rapporti, abbia permesso di connettere le persone di più rispetto a un tempo, aumentando di fatto il nostro potere comunicativo. È altrettanto vero però, che questo tipo di comunicazione manca spesso di alcuni aspetti fondamentali, tipo: la componente para-verbale e quella non-verbale. Emoticons, testi in maiuscolo o in grassetto tentano di ovviare al problema ma ci riescono veramente? Come fare quindi per rendere efficace la comunicazione nel ventunesimo secolo, sfruttando gli [...].
Se vogliamo essere efficaci sforziamoci di esprimere le nostre intenzioni in positivo, abolendo il termine NON. Questo fa sì che noi si inizi a “darci una direzione” e nello stesso tempo si porti l’attenzione dell’altro su ciò che desideriamo e non su ciò che non desideriamo. Siamo tutti bravissimi a dire dove non vogliamo andare, cosa non vogliamo fare, ecc. mentre siamo meno bravi a dire e a dirci dove vogliamo andare, cosa vogliamo fare, ecc. Alleniamoci a esprime le [...].
In occidente il concetto di “non voler possedere” viene spesso affiancato al concetto di rinuncia consapevole a qualcosa che ci piace, che vorremmo fare nostro o che vorremmo mantenere in nostro possesso. Al contrario, in oriente, questa espressione assume un significato più profondo e liberatorio, ovvero: liberare il pensiero dall’idea (malsana) che sia possibile (davvero) possedere qualcosa. Ciò non significa, rinunciare a tutto. Dobbiamo vivere su questa terra e dobbiamo farlo secondo le regole di una società che, in parte, [...].
Il grande samurai Miyamoto Musashi, considerato il più grande spadaccino della storia del Giappone, diceva: “Se sguaini la spada devi essere interiormente pronto a uccidere l’avversario”. Forse Musashi, col suo pensiero, voleva suggerirci di sforzarci di fare le cose fino in fondo oppure di lasciarle andare del tutto. Un pò come quando non siamo sufficientemente motivati e decisi a metterci in dieta. In un caso del genere, meglio lasciar perdere. Altrimenti anche solo fare la spesa diventerà lungo ed estenuante [...].
A chi mi chiede come si possano mettere assieme Arti Marziali e Comunicazione, dico che c’è una forte affinità tra pratica marziale, principi del combattimento e comunicazione: molti dei principi buoni per uno, migliorano (anche) la qualità dell’altro. Proprio l’aver compreso questo nesso, mi ha dato lo spunto per creare un percorso (atipico e non convenzionale) che mette assieme i due ambiti (che tra l’altro, sono entrambi parte del mio lavoro). Perché se è vero che non tutti siamo attratti [...].
Ogni cosa intorno a noi si esprime in maniera indipendente dal fatto che la apprezziamo o ce ne accorgiamo. Si potrebbe dire che tutto accade a prescindere da noi e che la facoltà di porre attenzione a ciò che accade, è una opportunità che possiamo decidere di sfruttare o di sprecare. Accorgerci del manifestarsi di ogni cosa nell’Universo è compito nostro: se ce ne accorgiamo, avremo la possibilità di meravigliarci, beneficiarne e rallegrarci. In caso contrario non lamentiamoci di avere [...].
Tutti noi nel corso della nostra vita ci troviamo a pronunciare frasi del tipo: “Questa estate, quando sarò in ferie mi prenderò il tempo per leggere quei libri che se ne stanno sul comodino, mi prenderò cura di me facendo delle belle e rilassanti passeggiate e poi finalmente uscirò un pò perché non ne posso più di questo estenuante ritmo casa-lavoro.” Oppure: “Quando andrò in pensione mi rifarò di tutto. Mancano ancora solo dodici anni e poi investirò i miei [...].