La Teoria del Cambiamento Intenzionale elaborata da Richard E. Boyatzis, psicologo sociale e professore alla Case Western Reserve University, non solo fa chiarezza sui motivi e sulle modalità con cui avviene un Cambiamento Intenzionale ma ci aiuta a comprendere l’efficacia del metodo del Coaching. Secondo Boyatzis quando viene impiegato il modello del Cambiamento Intenzionale, non solo le persone riescono a individuare accuratamente come e perché dovrebbero attuare dei miglioramenti, ma riescono effettivamente a cambiare e tale cambiamento perdura nel tempo. Vediamo [...].
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La spirale è un simbolo la cui origine si perde nella notte dei tempi, è presente nella storia dell’arte e in quella di differenti culture antiche della Terra. La ritroviamo, infatti, nelle incisioni preistoriche di Northumberland, in Inghilterra, così come in quelle della Valcamonica in Italia e della cultura celtica, dei nativi americani, in Cina così come nell’antico Egitto. Inoltre, la spirale è una delle forme geometriche più diffuse in natura, basti pensare al DNA umano, al moto del ciclone o delle nubi interstellari, alla vite rampicante, alla conchiglia, [...].
L’altra sera ero in palestra e come mi capita a fine lezione, arrivo in spogliatoio, dopo il saluto, dopo qualche pacca sulla spalla e due chiacchiere con gli allievi. Apro la borsa per prendere l’accappatoio e quanto mi occorre per la meritata doccia, sfilo la cintura nera e con cura la ripongo al sicuro, nella borsa. È in quel momento che l’occhio mi cade sull’altra cintura che tengo sempre con me, la cintura bianca e, diversamente dalle altre sere, la [...].
Scopo del coaching è rendere consapevole il coachee delle proprie potenzialità personali, di quelle già conosciute e manifeste e anche (e soprattutto) di quelle ancora nascoste, mai scoperte, affinché esse possano essere allenate quotidianamente e con costanza. Così facendo, tali potenzialità avranno modo di trasformarsi in nuove competenze da utilizzarsi non solo per il raggiungimento degli obiettivi autodeterminati oggetto del percorso di coaching ma, più in generale, in tutti gli ambiti della vita. La conoscenza di sé (e quindi la [...].
Durante un percorso di formazione come Coach mi è stato chiesto (ed è stato chiesto anche ai miei compagni) di dare una definizione di Coaching partendo da quelle più istituzionali (vedi AICP, ICF, ecc). Questo è quello che abbiamo “partorito”: Il Coaching è il laboratorio dove l’individuo sano (o il gruppo) sperimenta, attraverso un metodo di allenamento definito, la possibilità di favorire un cambiamento interiore, esprimendo il proprio potenziale al fine di autorealizzare se stesso ed essere felice. Tu che [...].
Prima di chiederci quale sia il nesso tra comunicazione e Karate (o meglio tra comunicazione e arti marziali orientali in generale) vorrei provare a spiegare cosa si intende (e cosa intendo io) per comunicazione efficace. Spesso siamo portati a pensare che parlare equivalga a comunicare ma questo non è sempre vero, anzi direi che è raramente vero. La mia formazione scolastica è tecnico-scientifica e non ho studiato il latino. Cercando su internet ho però trovato questa definizione: comunicare, dal latino [...].
Sono più di qualcuno i principi, mutuati dalle arti marziali orientali, che possono trovare applicazioni in attività di team building aziendale finalizzate a risolvere problematiche di comunicazione e relazione. Volendo sintetizzare alcuni concetti basilari si può parlare di principi filosofici marziali giapponesi come Mushin, Kime, Zanshin, e di principi fisiocinetici come respirazione, postura, rilassamento, vuoto, radicamento, ecc. Mushin (无心, senza mente) è uno stato mentale in cui gli artisti marziali cercano di entrare durante il combattimento. Il termine viene da “Mushin no shin”, [...].
In quale modo la filosofia alla base delle discipline orientali può dare vita a un progetto che affianchi Arti Marziali e Team Building? I principi del Karatedō, dell’Aikidō, del Judō (per restare in ambito giapponese) o del Taiji Quan e Qi Gong (per citare alcune tra le pratiche cinesi più conosciute) insegnano a conoscere meglio se stessi e gli altri, oltre alle dinamiche di relazione e comunicazione. Arti Marziali e Team Building Leggendo con attenzione “I venti principi del Karate” tratti [...].
Spesso mi viene detto che le Arti Marziali sono delle discipline violente e che fa strano pensare a questo approccio come mezzo per trasmettere valori profondi e strumenti per coltivare la leadership o promuovere il team building. Io rispondo così.. È vero, nell’immaginario collettivo le arti marziali sono spesso viste come discipline cruente in cui calci volanti e mosse letali danno vita a scontri all’ultimo sangue, il cui unico “senso” è quello di combattere la violenza con altra violenza. Per chi [...].
Pensa a qualcuno che secondo te “ce l’abbia fatta”, quando hai occasione di vederlo o di sentirlo, chiedigli se è stato facile percorrere la strada verso la realizzazione di se stesso o del suo obiettivo. Chiedigli qual è la sua esperienza. Probabilmente ti dirà che ha lavorato duro e faticato ogni giorno, che è stata dura, che non ha mai smesso di crederci nonostante la stanchezza, nonostante la fatica e gli ostacoli. La teoria è una cosa, la pratica un’altra. [...].