Arti Marziali orientali e Team Building aziendale

Come applicare le arti marziali orientali al team building aziendale

Sono più di qualcuno i principi, mutuati dalle arti marziali orientali, che possono trovare applicazioni in attività di team building aziendale finalizzate a risolvere problematiche di comunicazione e relazione.

Volendo sintetizzare alcuni concetti basilari si può parlare di principi filosofici marziali giapponesi come Mushin, Kime, Zanshin, e di principi fisiocinetici come respirazione, postura, rilassamento, vuoto, radicamento, ecc.

Mushin (无心, senza mente) è uno stato mentale in cui gli artisti marziali cercano di entrare durante il combattimento. Il termine viene da “Mushin no shin”, un’espressione Zen che significa “la mente senza la mente”. Questa condizione è caratterizzata dalla mancanza di pensiero discorsivo e di giudizio: la persona che vive in questo stato è quindi totalmente presente e libera di agire e di re-agire nei confronti dell’avversario (o nella vita reale, di affrontare le questioni quotidiane), senza esitazione e senza disturbi provenienti da pensieri esterni. Su questo principio si basa anche il coaching, quando è funzionale alla ricerca della prestazione.

Kime indica la “concentrazione totale” ovvero il portare la “concentrazione in un singolo punto”, per incanalare il potere della mente in una sola azione come fosse una tecnica marziale. È il reciproco del Mushin.

Zanshin è una parola giapponese che indica attenzione totale al momento. Nelle arti marziali c’è un detto che recita più o meno così: “Sii come la montagna, scorri come l’acqua, muoviti come il vento”. Ovvero: quando stai in piedi, sii lo stare in piedi, radicato e presente. Quando avanzi, sii irrefrenabile come l’acqua. Quando ti muovi, fallo essendo tu stesso movimento, muoviti sinuoso e fluido, senza pause.

Volendo dare spazio ad alcuni principi presi in prestito da arti marziali cinesi come il Taiji Quan (太极拳, boxe della suprema polarità) e che racchiudono in sé concetti propri della filosofia Taoista, si potrebbe parlare di San Yi (o tre intenzioni). Le tre intenzioni o tre anime sono: Purezza, Entusiasmo, Pazienza, e rappresentano lo spirito con cui ci si approccia alla pratica (sia essa marziale o di altro tipo, il significato non cambia).

Allo stesso modo si potrebbe parlare delle tre condizioni basilari da ricercare durante il lavoro: Fang Song (rilassatezza), Rújīn (tranquillità) e Zìrán (naturalezza), che permettono di massimizzare il risultato e raggiungere una sinergia di intenti.

Wu Wei (无为) è invece un importante precetto del Taoismo che riguarda la consapevolezza del quando agire e del quando non agire.

Questi sono alcuni dei principi e degli argomenti che vengono trattati sia dal punto di vista teorico, sia dal punto di vista pratico-esperienziale, nel corso delle formazioni che tengo assieme al mio collega e amico Luca Lombardini (Istruttore di Arti Marziali, Coach professionista, Mindfulness Trainer, formatore e Specializzando Magistrale in Psicologia). Assieme abbiamo fondato Accademia Interiormente, un contenitore dove trovano spazio le nostre esperienze e competenze e si fondono con quelle di altri professionisti.

Letture consigliate:

  • Tao Te Ching. Una guida all’interpretazione del libro fondamentale del taoismo [scopri di +]
  • Manuale universale del combattimento [scopri di +]