Andrea Verzola – fotografo professionista – mi ha invitato a chiacchierare con lui su alcuni temi che possiamo definire “classici”, temi che nell’ultimo anno sono diventati ancor più di attualità a causa della situazione ben nota a tutti. Ne sono usciti, in maniera spontanea, quattro momenti di confronto e scambio. In questo primo video parliamo di felicità. Mi permetto di consigliarvi l’iscrizione al canale YouTube di Andrea per restare aggiornati e in contatto con lui. Se qualcuno fosse interessato a [...].
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Il Coaching è una metodologia versatile e applicabile quando il Coachee (colui che decide di intraprendere il percorso) intende iniziare ad agire da protagonista del proprio miglioramento/cambiamento. Nel Group Coaching, attraverso la guida di un professionista serio e accreditato, viene stimolata, sia la riflessione individuale che la consapevolezza collettiva. Tale attività si pone come obiettivo il far lavorare il gruppo su tematiche e sfide comuni a tutti i partecipanti, consentendo agli stessi di riflettere insieme e provare a fare sintesi [...].
Il Coaching Ontologico-Trasformazionale utilizza le distinzioni linguistiche come strumento di lavoro, intervenendo sulle parole di uso quotidiano e dando loro una nuova interpretazione. Il cambio di prospettiva che ne scaturisce innesca una serie di assestamenti alcuni dei quali portano ad intraprendere azioni nuove. Le distinzioni linguistiche possono essere percettive, emotive o mentali, o coinvolgere più di un livello. Ad esempio posso distinguere percettivamente due punti molto vicini tra loro, due emozioni simili ma che provocano la stessa reazione o due [...].
Qualche settimana fa ho avuto modo di partecipare a una giornata formativa sul Coaching Ontologico-Trasformazionale. Questo approccio utilizza le distinzioni linguistiche come strumento di lavoro. Interviene cioè su parole di uso quotidiano dandone una nuova interpretazione per favorire un cambio di prospettiva e promuovere un cambio di modello di riferimento. Il Coaching Ontologico-Trasformazionale si basa sull’ontologia del linguaggio secondo la quale gli esseri umani sono esseri linguistici e il linguaggio è la chiave per comprendere i fenomeni umani. Inoltre, il [...].
Una delle possibili situazioni di stallo che un Coach può trovarsi a dover gestire è quella collegata alla sopportazione, ovvero a quelle che Thomas Leonard definisce come “tolleranze”. Tali dinamiche limitano e influenzano la vita di moltissime persone. Si tratta di abitudini, relazioni, situazioni che il Coachee decide di tollerare e questo porta a pesanti ripercussioni nei rapporti personali e lavorativi e, non di rado, anche sulla sua salute. “Se si tollera qualcosa, diventa sopportabile e poco tempo dopo anche [...].
Capita che a volte, nonostante ci sia il desiderio di portare a termine qualcosa, ci si senta scoraggiati e privi dell’energia necessaria per raggiungere la meta individuata. In questi casi può essere di aiuto il Coach al fine di aiutare il Coachee ad accedere a livelli energetici più profondi e a mantenersi focalizzato sul compito così da superare i normali momenti critici. “La perseveranza è il duro lavoro che fai dopo che ti sei stancato del duro lavoro che hai [...].
Quante volte ci siamo detti: “lo faccio domani”? Capita a tutti e non c’è niente di male se è l’eccezione ma quando diventa la regola può rivelare una propensione cronica alla procrastinazione. Il fenomeno affligge tanto gli uomini, quanto le donne e non è raro che anche il Coachee manifesti, di tanto in tanto, in sessione, questo tipo di atteggiamento. La tendenza ripetuta a rimandare riguarda attività quotidiane come fare una telefonata, rispondere alle e-mail, andare in posta a pagare [...].
Parlando di convinzioni limitanti vi è mai capitato di ascoltare qualcuno esordire con frasi tipo: “non ce la posso fare...“, “è impossibile…“, “oramai sono troppo vecchio…“, “non ce la farò mai…“, ecc? Certamente sì. Anche i Coachee spesso e volentieri non fanno differenza e si esprimono in questo modo. Potremmo dire che alcune credenze del Coachee hanno ristretto il suo orizzonte di possibilità. Questo è qualcosa che succede a tutti noi e spesso non realizziamo che un atto di coraggio [...].
Quando si affronta un processo di miglioramento o di cambiamento, serve tempo e va messo in conto il fatto di dover fare i conti con alcune problematiche. Così anche nel Coaching è necessaria un pò di pazienza e alcune fasi possono risultare particolarmente faticose. Nel Taiji Quan e nel Qi Gong si dice che il neofita dovrebbe avvicinarsi alla pratica abbracciando tre intenzioni (o condizioni fondamentali per proseguire e avanzare nella pratica): Purezza ovvero con totale apertura verso ciò che si sperimenta [...].
Parlando di resistenze alla mobilità non si può non chiamare in causa Timothy Gallwey, padre del Coaching, che ci ricorda come: “L’avversario che si nasconde nella nostra mente è molto più forte di quello che troviamo dall’altra parte della rete“. Pensiero che possiamo ritrovare all’interno del libro “The Inter Game of Tennis“. Cosa ci aiuta a ricordare questa frase? Che spesso siamo noi che ci autolimitiamo, ci boicottiamo, ci giudichiamo, ci rendiamo difficile procedere lungo la strada che vorremmo percorrere. [...].