Conoscere come agisce il nostro cervello può esserci di aiuto in alcune situazioni della vita per capire come affrontarle e come funzioniamo. Alcuni paragonano il nostro “sistema computazionale” a un palazzo a tre piani dove ogni piano è un luogo a sé in cui avvengono cose indipendenti da quello che succede negli altri piani. In questa sorta di palazzina un pò particolare esiste un ascensore che permette di trasportare in formazioni da un piano all’altro. Ecco quindi che quello che succede [...].
Categoria: Crescita Personale
In questa e nelle settimane a venire la nostra vita rallenterà un pò a causa delle indicazioni restrittive per il contenimento del contagio da covid-19. Palestre chiuse, centri commerciali da evitare, così come i luoghi di socializzazione (vedi bar e ristoranti) in cui passiamo parte del nostro tempo libero. Questo cambio di abitudini attiva sicuramente il nostro senso di responsabilità e nello stesso tempo stimola una nuova presa di consapevolezza e di riflessione. Avere meno “rumore di fondo” porta inevitabilmente [...].
Cosa fa un Coach nel momento in cui riceve la telefonata di un potenziale Coachee che gli chiede di iniziare un percorso di Coaching? Per quanto motivato possa sembrare il cliente, il professionista, non cederà alla tentazione, alle lusinghe o alla fretta di iniziare il percorso di Coaching e fisserà un incontro preliminare (telefonico, via Skype o in presenza), della durata di circa un’oretta, con il Coachee. Questo incontro, in gergo, viene chiamato Sessione Preliminare (nel Coaching Evolutivo® prende il [...].
Partiamo dalla considerazione che chi lavora con le persone gode di una straordinaria opportunità, quella di vivere non una vita, bensì diecimila vite. Un pò come viaggiare consente di entrare in relazione con luoghi e culture differenti, assorbendole, così il relazionarsi con persone differenti consente di conoscere lavori, situazioni, emozioni, accadimenti che altrimenti non avremmo modo di sperimentare e che di riflesso arricchiscono anche noi. Motivo questo per cui ritengo che essere Coach sia un lavoro CON la persona, più [...].
Alcune volte, prendere le distanze da ciò che ci circonda (contesto e relazioni) è d’aiuto per iniziare a vedere le cose in modo diverso, per guardare le situazioni per quello che sono, per schiarirci le idee e fare, così, scelte più allineate con noi stessi. Riuscire in questo non è per nulla facile, siamo tutti, più o meno “impantanati” nella realtà che ci siamo costruiti, interagiamo con il mondo attraverso la nostra mappa e lo guardiamo attraverso la nostra cornice. [...].
Quotidianamente nutriamo la nostra pelle con creme idratanti e antietà, scolpiamo i nostri muscoli con ore di palestra, ci interessiamo della nostra mente con sedute di Yoga, Qi Gong o Mindfulness e del nostro stomaco con cibi bio… ma sappiamo veramente prenderci cura di noi stessi? Se siamo fortunati possiamo addirittura “incappare” nel decalogo magico e infallibile per prenderci cura di noi stessi. Il risultato? Più si compra, più si investe, più ci si affanna e più si è bravi nell’oscura [...].
L’altra sera ero in palestra e come mi capita a fine lezione, arrivo in spogliatoio, dopo il saluto, dopo qualche pacca sulla spalla e due chiacchiere con gli allievi. Apro la borsa per prendere l’accappatoio e quanto mi occorre per la meritata doccia, sfilo la cintura nera e con cura la ripongo al sicuro, nella borsa. È in quel momento che l’occhio mi cade sull’altra cintura che tengo sempre con me, la cintura bianca e, diversamente dalle altre sere, la [...].
La leggenda vuole che il kintsugi (金継ぎ), o kintsukuroi (金繕い), letteralmente “riparare con l’oro” o “congiungere con l’oro”, sia una pratica giapponese risalente al XV secolo, il periodo dello Shōgun Ashitaga Yoshimasa. Si narra che lo Shōgun, rimasto deluso dalla riparazione non proprio professionale di una delle sue tazze preferite, pregò alcuni artigiani del tempo di escogitare una soluzione che fosse esteticamente più gradevole. Fu così che nacque la tecnica, o potremmo dire l’arte, del kintsugi. Spesso per la cerimonia [...].
Secondo Albert Bandura (psicologo canadese tra i padri della Psicologia Cognitivista) l’essere umano non è semplicemente il veicolo delle proprie pulsioni e neppure l’inconsapevole esecutore di qualche copione preordinato, bensì è un agente attivo. Partendo da questo assunto, fattori personali interni a ogni individuo (eventi cognitivi, affettivi, biologici), il proprio comportamento e l’ambiente di appartenenza divengono fattori causali interagenti che si influenzano reciprocamente. Ecco che la capacità umana di fare accadere gli eventi, di intervenire su questa realtà figlia di una [...].
Per i Cinesi e per la filosofia Taoista, alla base della Medicina Tradizionale Cinese, la posizione eretta è, fra tutte, la più importante perché è quella che consente all’uomo di entrare in connessione con la terra (e il mondo terreno) e allo stesso tempo con il cielo (e il mondo spirituale). Con i piedi ben piantati al suolo e con il capo rivolto al cielo, l’essere umano, che ne sia consapevole o meno, diviene anello di congiunzione e canale energetico [...].