Il quinto assioma della pragmatica della comunicazione umana di Paul Watzlawick, afferma che: “La comunicazione è simmetrica o complementare”.
Comunicazione e interazione tra individui seguono cioè due diverse dinamiche: quella simmetrica (basata sull’uguaglianza) e quella complementare (basata sulla differenza).
Nel primo caso si tende a rispecchiare il comportamento dell’altro ed è per questo che l’interazione viene detta simmetrica. Nel secondo caso, il comportamento dell’uno completa quello dell’altro e costituisce un tipo diverso di relazione che viene detta complementare. Nella complementarietà si hanno due posizioni: “one-up” (la primaria) e “one-down” (la secondaria) ma con questo non si intende che una sia migliore dell’altra e neppure che una imponga all’altra un ruolo che non sente.
A volte il tipo di relazione è legato al contesto sociale e culturale come nel caso di rapporto genitore-figlio, medico-paziente, insegnante-studente, ecc in altri casi è la relazione stessa a evolvere verso uno o l’altro dei modelli.
Nel coaching, come riportato anche nel libro L’essenza del Coaching, possiamo dire che la relazione è:
- Simmetrica nell’interazione, ovvero coach e coachee sono alla pari e affiancati nel processo di esplorazione e scoperta
- Complementare nei ruoli, ovvero esistono posizioni ben definite e chiare fin da subito
- Asimmetrica nel contenuto, ovvero il focus della relazione e della comunicazione è incentrato sul coachee e non sul coach