Tipologie e categorie di Qi

Le diverse tipologie di Qi

Cos’è il Qi?

Al termine Qi sono state affibiate molteplici traduzioni: “energia”,forza vitale”, “dualità materia-energia”, “etere”, “soffio”, “potenza in movimento”, ecc e forse è questa la ragione per cui risulta un concetto difficilmente traducibile. Il Qi di fatto può assumere svariate manifestazioni ed essere differenti cose in diversi momenti.

Nella filosofia cinese il Qi è alla base di tutti i fenomeni dell’universo e garantisce la continuità tra le forme grezze e materiali e le energie sottili, rarefatte, non materiali. I filosofi e i medici cinesi considerano il Qi degli esseri umani come il risultato dell’interazione tra il Qi del Cielo e il Qi della Terra.

Il Qi può essere definito come l’energia prodotta quando polarità complementari e opposte vengono portate all’armonia. L’energia vitale che si crea quando gli opposti vengono armonizzati: fuoco e acqua, cielo e terra, ecc.

Qi è anche la grande forza che sottende la vita, anzi potremmo dire che in un certo senso è la vita stessa. Qi è la vibrazione dell’Universo, è l’intero Universo nel suo manifestarsi. Tutto intorno a noi è manifestazione del Qi e noi stessi siamo espressione del Qi.

Se tutto il creato è permeato da questa energia universale, ogni cosa, animata o inanimata che sia, è fonte di scambio e trasformazione del Qi. Motivo per cui, ad esempio, dopo una passeggiata in mezzo alla natura ci sentiamo rigenerati nel corpo, nella mente e nello spirito.

Il carattere/ideogramma più usato per Qi, è questo 氣 e ha molteplici significati: “tempo atmosferico” (Qi del cielo), “palla” (sfera di Qi), “abitudini” (Qi delle abitudini), “arrogante” (Qi alto), “ossigeno” (Qi nutritivo), ecc.

Secondo il vecchio Shuo Wen Jie Zi (dizionario di etimologia cinese) le tre linee in cima al carattere dell’ideogramma Qi indicano vapore, mentre in basso troviamo il carattere che indica riso, . Quindi Qi significa anche “il vapore che scaturisce dalla cottura del riso”.

Il Qi seppur definibile come concetto unitario è considerabile anche come una “sostanza” ulteriormente suddivisibile in sottotipi differenti che analizzeremo nel seguito.

Yuan Qi

Conosciuto anche come Qi originario. Origina dal Jing (la forma più yin del Qi) e rappresenta il suo aspetto fenotipico. Il Qi originario è in larga misura un prodotto della salute dei genitori e delle attenzioni che dedicano al bambino ancora nell’utero. La teoria medica cinese predice inoltre che è la compatibilità sessuale dei genitori, la chimica esistente tra i due, a creare il Qi originario del bambino.

Lo Yuan Qi non può essere aumentato nella fase post-concepimento ma una vita regolare e armonica impedisce un suo rapido depauperamento. Risiede in un’area posta sotto l’apofisi spinosa della seconda vertebra detta “Ming Men” (punto importantissimo di agopuntura posizionato lungo il meridiano Du Mai al punto 4, GV-4. Da qui nasce il fuoco che arde e rende vitale l’organismo). Circola nel Triplice Riscaldatore, si raccoglie nei punti Yuan e promuove la funzione di tutti gli organi, agendo anche da catalizzatore per tutti i processi di trasformazione (ecco il motivo per cui piano piano decresce).

Gu Qi

Conosciuto anche come Qi dei cereali o del cibo. È una forma di Qi molto grezza che nasce dalla trasformazione del cibo e dei liquidi da parte della milza e dello stomaco per mezzo di una particolare tipologia di Qi propria dello stomaco detta Zhong Qi o “energia centrale”. La parte pura e raffinata che viene estratta (il Gu Qi per l’appunto) segue l’impulso ascendente dato dalla milza e, all’altezza del petto si combina con il Qi del cielo o Tian Qi (che una volta introdottosi all’interno dei polmoni si trasforma e viene chiamato energia respiratoria pura o Qing Qi). La combinazione data da Gu Qi e Qing Qi dà origine alla formazione di Zong Qi e del sangue, sotto l’influenza catalizzatrice del già citato Yuan Qi.

Tian Qi

Conosciuto anche come Qi dell’aria. Viene immagazzinato attraverso la respirazione ed è molto più della semplice acquisizione di ossigeno, cui si aggiunge il Qi assorbito attraverso la pelle a contatto con l’aria.

Zong Qi

Conosciuto anche come Qi essenziale. Nasce nel petto dalla combinazione delle due fonti di Qi post-natale denominate Gu Qi e Qing Qi e attraverso il polmone si diffonde in tutto l’organismo. Zong Qi è una forma di energia raffinata che viene utilizzata a livello del polmone per promuovere la respirazione e per controllare la forza della voce. Attraverso il cuore agisce influenzando la lingua, la parola e stimolando la funzione propulsiva del sangue. All’interno del corpo lo Zong Qi si unisce allo Yuan Qi dando origine al sangue (Xue) e a una tipologia di Qi che circola in tutto il corpo chiamata Zhen Qi o “Qi autentico”. Lo Zhen Qi a sua volta si manifesta con due forme differenti di Qi: Ying Qi e Wei Qi.

Ying Qi

Conosciuto anche come Qi nutritivo. Si diffonde in tutto il corpo attraverso i meridiani, è trasportato dal sangue e muove il sangue, dal quale è inseparabile. In agopuntura è su questa forma di Qi che si lavora perché scorre principalmente lungo i meridiani principali.  Lo Ying Qi viene condotta in superficie dai meridiani Luo per sostenere il Wei Qi quando vi è carenza di quest’ultima nella lotta contro i fattori patogeni esterni, questo movimento si verifica in particolare quando vi sono dei sintomi di Qi controcorrente (Qi Ni).

Lo Ying Qi per essere potenziata e nutrita ricorre ai meridiani straordinari come riserva di Ying Qi e di Yuan Qi, ma anche ai muscoli, ai tendini, alle articolazioni, alle ossa e agli zang-fu. Il magazzino del sangue e quindi anche di Ying Qi è il Fegato. Se si consuma più Ying Qi di quanto se ne produce si intaccano le riserve del corpo e pertanto prevarranno sul sistema immunitario i fattori patogeni, in un primo tempo verranno intaccati i muscoli e i tendini (con le relative patologie) fino ad arrivare agli zang-fu. Ying Qi nasce dal polmone e termina nel fegato.

Wei Qi

Conosciuto anche come Qi difensivo. Il compito di Wei Qi è quello di contrastare le aggressioni provenienti dall’esterno. La termoregolazione, la sudorazione e il riscaldamento dell’organismo sono sotto l’influenza della Wei Qi. Tale energia circola superficialmente, fuori dalla rete dei meridiani, a livello della pelle e dei muscoli e durante il suo percorso li riscalda, li nutre, conferendo loro forza e turgore.

Il Wei Qi, con la sua azione di difesa, mira a impedire la penetrazione dei patogeni e dell’energia perversa verso l’interno del corpo stesso. L’energia Wei ha una sua ciclicità giornaliera. Essa fa 50 giri del corpo in 24 ore: di giorno circola in superficie, di notte scende e si approfondisce all’interno del corpo a protezione degli organi vitali, seguendo per venticinque volte il ciclo diurno e altrettante volte quello notturno. Quindi ogni 25 minuti il Wei Qi fa l’intero giro del corpo. Al momento del risveglio, l’energia Wei, dopo l’apertura delle palpebre, riemerge in superficie dal punto BL-1 del meridiano di Vescica Urinaria (lato interno dell’occhio). È quindi l’energia Wei che ci fa aprire gli occhi e ci dà la sveglia la mattina.

Wai Qi

Un discorso a parte va fatto per il Wai Qi (conosciuto anche come Qi esterno per differenziarlo dalle forme di Qi interno o Nei Qi trattate fino a qui). Il Qi interno si muove all’interno del corpo e viene accumulato e indirizzato correttamente tramite il Qi Gong. Il Qi esterno è il Qi emanato dal corpo; disturbi in questo campo indicano la presenza di una malattia. Inoltre visto che una parola cinese può essere sia nome che verbo, Wai Qi può anche significare “esternare il Qi”, cioè proiettare il Qi. Questa antica versione cinese di “tocco guaritore” è chiamata “guarigione mediante Qi extracorporeo”. In questo ambito il Wai Qi Gong (o più precisamente Wai Qi Liao Fa: Metodo del Qi Emesso) rappresenta la capacità di irradiare il Qi all’esterno, verso una persona che lo riceve, al fine di riequilibrarne il sistema energetico.

In altri termini il praticante di Wai Qi è in grado di attingere coscientemente all’energia o forza vitale e di trasmetterla e incanalarla verso gli altri, promuovendo così lo scioglimento dei blocchi o sopperendo ad eventuali carenze energetiche. 

La trasmissione del Qi avviene principalmente attraverso le mani dell’operatore (principalmente attraverso “Lao Gong” che corrisponde al punto pericardio 8, PC-8) che vengono appoggiate delicatamente sul corpo o mantenute a distanza. In alcuni casi le mani possono muoversi con particolari gestualità allo scopo di riattivare la circolazione energetica. L’energia vitale, inoltre, può essere incanalata attraverso il soffio del praticante.

Ogni essere umano può potenzialmente praticare il Wai Qi. Ciò nonostante l’arte dell’emissione energetica richiede una intensa esperienza nella pratica del Qi Gong e soltanto chi coltiva costantemente il Qi può a sua volta distribuirlo.

 

Bibliografia e letture consigliate:

  • La patologia secondo la medicina tradizionale cinese di Gaetano Santillo, Edizioni Youcanprint, 2016 [scopri di +]
  • Essenza del Qi Gong di Matteo Tessarotto, 2017
  • www.agopunturalocascio.it del Dott. Michele Lo Cascio