Siamo pronti a capire la lezione e sfruttare l'occasione che abbiamo?

Siamo pronti a capire la lezione e sfruttare l’occasione che abbiamo?

Nel momento in cui abbiamo bisogno di capire ciò che ancora non abbiamo compreso, lo proiettiamo fuori perché è il modo più semplice che abbiamo per viverlo, conoscerlo, impararlo e farlo nostro, così da poterlo interiorizzare e “digerire” (portare dentro).

Ecco che nella pandemia in corso ognuno di noi vedrà qualcosa, una sfumatura diversa dal suo vicino. Pur restando una situazione difficile e dolorosa per tutti, ognuno individuerà fuori da sé un aspetto di se stesso con cui deve ancora fare i conti.

Per lo più ci accorgeremo che stavamo vivendo in un mondo e in un modo che non andavano bene, che il nostro contesto e le nostre relazioni non erano sane. Questa, dunque, è un’occasione!

L’esserci fermati di colpo ci aiuterà a capire che stavamo vivendo in modo frenetico e schizzofrenico senza neppure saperne il motivo? Sapremo, capire che ci siamo lasciati indottrinare a correre dietro al superfluo e combattere l’altro per emergere noi, costi quel che costi? Capiremo, che la colpa non è fuori da noi ma dentro di noi, che non è colpa dei politici, del capo ufficio, di nostro marito/moglie ma siamo sempre noi a decidere (o a non decidere)?

Siamo mai stati liberi?

Chiusi in casa ci lamentiamo per la perdita della libertà. Quale libertà?! Non eravamo liberi neppure prima seppur pensavamo di esserlo. La libertà è un concetto utopistico perché non appena la definisci la ingabbi e quindi smette di essere libertà.

“La libertà è qualcosa che si è non qualcosa che si ha” dice Corrado Malanga. Ce lo hanno insegnato Viktor Frankl che a modo suo riusciva a sentirsi libero anche se recluso in un lager. Ce lo ha insegnato Nelson Mandela dalla prigione rifiutando un’offerta di libertà condizionata in cambio della rinuncia alla lotta ideologica.

Oggi abbiamo una grande occasione

Se è vero che siamo noi con le nostre azioni i creatori della nostra realtà, come specie, ci siamo dati una grande occasione attraverso questa epidemia mondiale. L’opportunità è quella di rivedere la nostra vita sotto un altro punto di vista.

Se invece non coglieremo questa chance e utilizzeremo il tempo solo per pensare come scalzare il nostro competitor una volta che l’emergenza sarà finita, a come guadagnare dalla situazione, a come ottenere qualcosa a discapito di qualcun’altro… beh allora credo che saranno tempi bui quelli a venire.

Ci ascoltiamo ad esempio quando diciamo: “A morire sono solo vecchi e anziani che tanto sarebbero morti comunque!“? Sarebbero morti comunque? Ma queste persone sono i nostri nonni e i nostri genitori, sono le persone che ci hanno permesso di essere qui oggi, di vivere in un mondo con più garanzie rispetto al passato. Sono persone fragili, spaventate dall’idea di dover lasciare questa terra sedati, attaccati a un respiratore, lontani dai propri cari, senza essere riusciti a salutarli, senza neppure un funerale degno di questo nome.

Io però voglio credere nella luce e credo che, ognuno a modo proprio, saprà trarre un insegnamento positivo da tutto questo.