L’altra sera ero in palestra e come mi capita a fine lezione, arrivo in spogliatoio, dopo il saluto, dopo qualche pacca sulla spalla e due chiacchiere con gli allievi. Apro la borsa per prendere l’accappatoio e quanto mi occorre per la meritata doccia, sfilo la cintura nera e con cura la ripongo al sicuro, nella borsa. È in quel momento che l’occhio mi cade sull’altra cintura che tengo sempre con me, la cintura bianca e, diversamente dalle altre sere, la [...].
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Ogni praticante di Arti Marziali ha sognato, almeno una volta nella vita, di imparare a sferrare pugni e calci efficaci e imparabili, frutto di una energia sovrannaturale. Spesso questa ricerca (poco marziale) dell’estrema distruttività del colpo passa (solamente) attraverso l’allenamento fisico, il condizionamento, l’aumento della forza e della prestanza fisica. Tale ricerca spasmodica, spesso, porta lontano dall’obiettivo. Quello che si ottiene è una finta sensazione di efficacia, labile e passeggera, che si esaurisce in fretta perchè è legata a un [...].
Nell’Aikidō e nel Tàijíquán, ogni gesto è originato dal movimento dell’energia (che a sua volta è attivato dall’intenzione), così anche nel Karate, nel Jūdō e nel Jū Jitsu non è importante la forza muscolare quanto l’abilità di gestire e direzionare il Ki (o il Qi). Tra le Arti Marziali orientali, quelle che forse si sono dedicate maggiormente allo studio del Ki (o del Qi) sono l’Aikidō giapponese e il Tàijíquán cinese. La prima tra le due arti citate, l’Aikidō, deve [...].
Tra le storie zen si narra di un giovane monaco al quale era stato chiesto di recapitare una lettera molto importante. Arrivato quasi a destinazione, si trovò a dover attraversare un ponte presidiato da un samurai molto esperto nell’uso della spada che aveva fatto voto di sfidare i primi cento uomini intenzionati a passare da una sponda all’altra del fiume. Prima dell’arrivo del monaco, il samurai, aveva già sfidato e vinto novantanove malcapitati. Il giovane chiese la grazia di passare [...].
Di cosa parliamo quando diciamo che le Arti Marziali sono in grado di forgiare il carattere di colui il quale le pratica con passione e dedizione? Carattere, dolore, empatia e compassione Pur non essendo masochisti, è indubbio che la pratica di un’arte marziale coinvolga, in un certo qual modo, la presenza del dolore nel corso dell’allenamento. Chiunque sia stato colpito da un pugno, messo in leva o proiettato sa di cosa si stia parlando; stessa cosa vale per il dolore [...].
Ognuno di noi ha un dono, una vita passa in fretta e merita di essere vissuta al meglio sia per rispetto di noi stessi che degli altri. Tutti gli individui tendono naturalmente all’ autorealizzazione come fine ultimo della loro esistenza. Per questo, il torto più grande che possiamo fare a noi stessi (e al mondo) è rinunciare a realizzarci. E tu sei pronto a iniziare il viaggio lungo la strada che ti porterà a realizzare te stesso? Al pari di ingegneri, dottori, costruttori [...].
Se cerchiamo la definizione di medicina su Wikipedia leggiamo: la medicina è la scienza che studia il corpo umano al fine di garantire la salute delle persone, in particolare riguardo alla definizione, prevenzione e cura delle malattie, e alle diverse modalità di alleviare le sofferenze dei malati (anche di coloro che non possono più guarire). Non sto a sindacare su cosa sia oggi la medicina, cosa sia diventata o quali interessi si celino dietro ad essa ma trovo eccezionale il [...].