Nelle Arti Marziali si alterna spesso la pratica tecnica con esercizi di coltivazione del Qi, ecco che ad esempio non esiste Taiji Quan senza Qi Gong. I marzialisti si prendono particolare cura dei meridiani tendino-muscolari (o jīng jìn, 经筋) con sequenze come l’Yi Jin Jing, conosciuta anche come il “Classico della Trasformazione dei Tendini e dei Muscoli“. Questo tipo di lavoro è consigliato non solo ai marzialisti ma a chiunque. Mantenere in salute e forti i nostri muscoli ci consente [...].
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Ogni praticante di Arti Marziali ha sognato, almeno una volta nella vita, di imparare a sferrare pugni e calci efficaci e imparabili, frutto di una energia sovrannaturale. Spesso questa ricerca (poco marziale) dell’estrema distruttività del colpo passa (solamente) attraverso l’allenamento fisico, il condizionamento, l’aumento della forza e della prestanza fisica. Tale ricerca spasmodica, spesso, porta lontano dall’obiettivo. Quello che si ottiene è una finta sensazione di efficacia, labile e passeggera, che si esaurisce in fretta perchè è legata a un [...].
Nell’Aikidō e nel Tàijíquán, ogni gesto è originato dal movimento dell’energia (che a sua volta è attivato dall’intenzione), così anche nel Karate, nel Jūdō e nel Jū Jitsu non è importante la forza muscolare quanto l’abilità di gestire e direzionare il Ki (o il Qi). Tra le Arti Marziali orientali, quelle che forse si sono dedicate maggiormente allo studio del Ki (o del Qi) sono l’Aikidō giapponese e il Tàijíquán cinese. La prima tra le due arti citate, l’Aikidō, deve [...].