Situazioni da gestire: le convinzioni limitanti, ovvero "...è impossibile!"

Le convinzioni limitanti, ovvero “…è impossibile!”

Parlando di convinzioni limitanti vi è mai capitato di ascoltare qualcuno esordire con frasi tipo: “non ce la posso fare...“, “è impossibile…“, “oramai sono troppo vecchio…“, “non ce la farò mai…“, ecc? Certamente sì. Anche i Coachee spesso e volentieri non fanno differenza e si esprimono in questo modo.

Potremmo dire che alcune credenze del Coachee hanno ristretto il suo orizzonte di possibilità. Questo è qualcosa che succede a tutti noi e spesso non realizziamo che un atto di coraggio sarebbe tutto ciò che serve per ritrovare la libertà perduta. Altre volte invece non è così semplice uscire da questo “meccanismo” di pensiero.

Aneddoto dell’elefante alla catena

Questo aneddoto può esserci di aiuto per capire meglio come funziona una convinzione limitante.

Sapete perchè l’elefante del circo, quando staziona nei pressi del tendone, nonostante la sua immensa forza in grado di sradicare un albero non riesce a liberarsi dalla catena che lo tiene legato a un palo di legno conficcato a terra per poche decine di centimetri? La risposta è che l’elefante del circo non si libera perché fin da piccolo è stato abituato a essere legato a quel paletto. Quando era solo un cucciolo, l’elefante, ha cercato di tirare la catena per liberarsi ma nonostante tutti i suoi sforzi non ci è mai riuscito perché il paletto era ben ancorato a terra e lui era troppo piccolo e troppo debole. Quotidianamente il piccolo elefante ci ha riprovato fino a che un giorno, per lui decisivo per il futuro della sua vita, si è rassegnato alla sua impotenza e ha accettato il suo destino. Ecco dunque, perchè l’enorme e potente elefante, oggi che è grande e forte, non scappa. Perché crede di non poterlo fare. Tale è il ricordo della sua impotenza sperimentata da piccolo. La cosa peggiore è che questo ricordo non viene messo in discussione. L’elefante non ha più il coraggio di mettere alla prova la sua forza.

Grazie a questa storia abbiamo iniziato a comprendere come le convinzioni limitanti abbiano un’influenza significativa sui nostri comportamenti e sulle azioni che giorno dopo giorno compiamo.

Fortunatamente però non esistono solo le convinzioni “limitanti” (ovvero depotenzianti e ostacolanti) ma esistono anche quelle “supportive” (ovvero positive, trainanti, potenzianti il pensiero e l’azione dell’individuo).

Le prime vanno a interferire con il fare della persona (e dunque anche del Coachee) mentre le seconde vanno a supportare il fare della persona (e del Coachee).

Cosa fa un Coach in questi casi?

Di fronte alle convinzioni limitanti del Coachee, il compito del Coach è quello di offrire al cliente la possibilità di guardare la situazione da una finestra nuova, da un punto di vista differente e meno limitante.

Compito del Coach e della sua sensibilità è capire quando il Coachee è ostacolato da una propria convinzione, sentire se essa arriva da un ambiente esterno o da una convinzione interna e quello che farà, poi, sarà sempre e solo fare il Coach, usare i suoi strumenti: le domande efficaci, il silenzio funzionale alla consapevolezza e il feedback d’ascolto.

Definizione di convinzione: “Il convincere o l’essere convinto della verità, della necessità di qualcosa”.

Si parla di convinzione quando qualcosa si presenta e si ripete più e più volte, sennò potrebbe trattarsi solo di un “inghippo”, un cambio di umore, una situazione momentanea, un parere…

Caratteristiche proprie delle convinzioni, per quanto detto, sono:

  • Si presentano come verità
  • Si radicano
  • Possono limitare la mobilità

Ecco che in questi casi una riflessione guidata dal Coach può essere un utile esercizio per il Coachee per prendere contatto e consapevolezza con proprie convinzioni limitanti, al fine di conoscerle meglio e, perchè no, ridimensionarle.

Domande utili, per questo tipo di riflessione, che il Coach propone al Coachee possono essere:

  • Come è maturata/nata in te questa convinzione?
  • Quali sono gli elementi principali a supporto di questa convinzione?
  • Chi ha una convinzione diversa da questa quali ipotesi prende in considerazione?
  • Che relazione c’è tra questa convinzione e il tuo obiettivo?

Attraverso questo processo “guidato”, il Coachee acquisisce consapevolezza di quanto dannose siano le proprie convinzioni e ciò lo sprona a intervenire su questi schemi disfunzionali al fine di uscire dal proprio circolo vizioso di inattività.

In questo modo si sposta l’attenzione dal problema alla soluzione, si lascia da parte il passato e ci si focalizza sulle azioni necessarie per il raggiungimento di obiettivi futuri autodeterminati.

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