Arti Marziali e Principio del Momento Presente

Presenza equilibrata e principio del momento presente

Tutti noi nel corso della nostra vita ci troviamo a pronunciare frasi del tipo: “Questa estate, quando sarò in ferie mi prenderò il tempo per leggere quei libri che se ne stanno sul comodino, mi prenderò cura di me facendo delle belle e rilassanti passeggiate e poi finalmente uscirò un pò perché non ne posso più di questo estenuante ritmo casa-lavoro.”

Oppure: “Quando andrò in pensione mi rifarò di tutto. Mancano ancora solo dodici anni e poi investirò i miei risparmi in una casetta al mare e finalmente farò quello che mi piace. Fino ad allora, devo tenere duro”.

Spesso rinviamo a un altro momento, le cose che avremmo voglia di fare oggi. Le posticipiamo per riguardo nei confronti degli altri, per non sentirci egoisti, perché non riteniamo essere il momento opportuno, ecc.
Ma la vera domanda è: “Finiamo per fare veramente queste cose?”. La risposta, il più delle volte, è: “No”.

Le persone che dividono la vita in fasi e momenti temporali partono dal presupposto di avere pieno controllo sul tempo e sulle situazioni, ma come fanno a sapere che vivranno tanto a lungo per godersi la pensione in salute o che la vacanza tanto attesa trascorrerà esattamente come pianificato?

Ripensiamo ora a quante volte ci siamo detti: “Che bello essere qui e fare ciò che sto facendo. Come è bella questa mia vita e quanti momenti indimenticabili mi regala ogni giorno”. Ci capita spesso di dirlo?
Anche in questo caso la riposta, il più delle volte, è: “No”.

Vi siete mai chiesti perché quando facciamo quello che ci piace stiamo bene? La risposta potrebbe essere: “Perché siamo totalmente concentrati e immersi nel momento presente, l’unico momento che, se vissuto con pienezza, può farci stare bene”.

Invece passiamo le giornate come se vivessimo alla continua ricerca di qualcosa che è lì, a pochi passi da noi, ma non riusciamo mai a fare nostro del tutto. Allo stesso tempo, ci lasciamo sfuggire dalle mani ciò che abbiamo e che sarebbe già nostro.

La bellezza unica del momento presente

Iniziamo quindi a pensare che, a prescindere da ciò che ci è accaduto ieri, da ciò che ci capiterà domani, è bello che esista il momento preciso in cui siamo ora, perché è l’unico che possiamo vivere, l’unico in grado di farci stare bene se lo viviamo a pieno e lo riconosciamo come tale.

Si tratta quindi di accettare il momento presente senza giudizio, senza volerlo per forza confrontare con il passato e senza troppe aspettative nei confronti di un futuro che non sappiamo neppure, se mai arriverà.

È importante ricordare che ogni momento è unico, arriva, se ne va e non torna più. Possono esserci momenti simili tra loro, migliori o peggiori, divertenti o tristi, ma quello appena passato è comunque un momento che non tornerà mai più. Inutile sprecare energie per trattenere qualcosa che non può essere trattenuto.

Un secondo, un giorno, un’ora, nella loro essenza non sono né belli, né brutti. Esistono e basta. Sono “belli” semplicemente perché esistono. Ciò che accade in uno specifico momento della nostra vita è relativo. Il momento diventa più o meno importante in base a cosa ne facciamo e a come decidiamo di viverlo.

Parallelo marziale: Mokusō

Gli artisti marziali hanno a disposizione differenti strumenti per allenare la presenza nel “qui e ora”, primo tra tutti il mokusō 黙想 (traducibile come “silenzio della mente”). Praticato in piedi (ritsurei 立礼) o in ginocchio (zarei 座礼), permette di realizzare quel “vuoto mentale” che è il preludio alla presenza e alla calma.

Nelle arti marziali giapponesi è stata introdotta la pratica del mokusō come strumento per traghettare la mente dal mondo quotidiano alla pratica, portando quindi la nostra mente ad abbandonare i pensieri non necessari così da sviluppare e permettere la necessaria presenza e concentrazione.

Quello del mokusō diviene dunque un momento di passaggio che ci permette di lasciare da parte lavoro, e-mail, telefono, ecc e prepararci alla pratica marziale, riappropriandoci della nostra “interezza”. In questa fase il corpo si rilassa e si prepara all’azione, il respiro si fa calmo e regolare e la mente passa dalla condizione di torrente vorticoso a quella di lago calmo.

Di questo e di altro parliamo nel percorso “Arti Marziali per la Vita Quotidiana“. Clicca qui e scarica l’estratto del primo modulo del corso.