Nel mondo frenetico di oggi, la comunicazione assertiva si erge a pilastro fondamentale sia della vita lavorativa che di quella personale. Ma cosa si intende con questo termine e perché è così importante? La comunicazione assertiva va oltre il semplice atto di parlare. Si tratta di esprimere le proprie opinioni, sentimenti e bisogni in modo chiaro, diretto e rispettoso di se stessi e senza violare i diritti e la sensibilità degli altri. È una via di mezzo tra aggressività e [...].
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La Norma UNI:11601 del 2015 denominata Coaching – Definizione, classificazione, caratteristiche e requisiti del servizio, nell’introduzione, recita: “Il servizio di coaching è finalizzato al potenziamento delle competenze utili a migliorare il benessere e i risultati che la persona che ne usufruisce intende perseguire nella vita professionale e personale” e ancora: “La valorizzazione delle risorse e del potenziale della persona nonché la responsabilizzazione della persona sui propri obiettivi e scelte guidano l’agire professionale del coach”. La Norma, pur focalizzandosi sulle caratteristiche [...].
Nel momento in cui abbiamo bisogno di capire ciò che ancora non abbiamo compreso, lo proiettiamo fuori perché è il modo più semplice che abbiamo per viverlo, conoscerlo, impararlo e farlo nostro, così da poterlo interiorizzare e “digerire” (portare dentro). Ecco che nella pandemia in corso ognuno di noi vedrà qualcosa, una sfumatura diversa dal suo vicino. Pur restando una situazione difficile e dolorosa per tutti, ognuno individuerà fuori da sé un aspetto di se stesso con cui deve ancora [...].
Nel Coaching, il Coach sente la necessità di imparare a gestire se stesso e le proprie sensazioni nel corso della sessione. Possiamo dire che questo argomento ha un aspetto più tecnico e uno più interiore. Le 4A della Relazione di Coaching Quello più tecnico possiamo collegarlo all’allenamento e l’applicazione delle 4A* all’interno della Relazione di Coaching. È così che il Coach sviluppa un profondo ascolto del Coachee. Vediamo quali sono le quattro A e le loro peculiarità: Accoglienza, ovvero assenza di giudizio [...].
In questa e nelle settimane a venire la nostra vita rallenterà un pò a causa delle indicazioni restrittive per il contenimento del contagio da covid-19. Palestre chiuse, centri commerciali da evitare, così come i luoghi di socializzazione (vedi bar e ristoranti) in cui passiamo parte del nostro tempo libero. Questo cambio di abitudini attiva sicuramente il nostro senso di responsabilità e nello stesso tempo stimola una nuova presa di consapevolezza e di riflessione. Avere meno “rumore di fondo” porta inevitabilmente [...].
Alcune volte, prendere le distanze da ciò che ci circonda (contesto e relazioni) è d’aiuto per iniziare a vedere le cose in modo diverso, per guardare le situazioni per quello che sono, per schiarirci le idee e fare, così, scelte più allineate con noi stessi. Riuscire in questo non è per nulla facile, siamo tutti, più o meno “impantanati” nella realtà che ci siamo costruiti, interagiamo con il mondo attraverso la nostra mappa e lo guardiamo attraverso la nostra cornice. [...].
La prossemica studia l’utilizzo dello spazio e delle distanze che vengono adottate dalle persone quando si relazionano e comunicano tra loro e può essere utilizzata per dare importanti informazioni sul tipo di rapporto che esiste fra gli interlocutori. Il termine prossemica è stato utilizzato per la prima volta dall’antropologo statunitense Edward T. Hall (16 maggio 1914 – 20 luglio 2009) nel lontano 1963. Questa disciplina ci dice che le distanze che quotidianamente stabiliamo sono un preciso indice del tipo di [...].
Per i Cinesi e per la filosofia Taoista, alla base della Medicina Tradizionale Cinese, la posizione eretta è, fra tutte, la più importante perché è quella che consente all’uomo di entrare in connessione con la terra (e il mondo terreno) e allo stesso tempo con il cielo (e il mondo spirituale). Con i piedi ben piantati al suolo e con il capo rivolto al cielo, l’essere umano, che ne sia consapevole o meno, diviene anello di congiunzione e canale energetico [...].
Scopo del coaching è rendere consapevole il coachee delle proprie potenzialità personali, di quelle già conosciute e manifeste e anche (e soprattutto) di quelle ancora nascoste, mai scoperte, affinché esse possano essere allenate quotidianamente e con costanza. Così facendo, tali potenzialità avranno modo di trasformarsi in nuove competenze da utilizzarsi non solo per il raggiungimento degli obiettivi autodeterminati oggetto del percorso di coaching ma, più in generale, in tutti gli ambiti della vita. La conoscenza di sé (e quindi la [...].
Ognuno di noi ha un dono, una vita passa in fretta e merita di essere vissuta al meglio sia per rispetto di noi stessi che degli altri. Tutti gli individui tendono naturalmente all’ autorealizzazione come fine ultimo della loro esistenza. Per questo, il torto più grande che possiamo fare a noi stessi (e al mondo) è rinunciare a realizzarci. E tu sei pronto a iniziare il viaggio lungo la strada che ti porterà a realizzare te stesso? Al pari di ingegneri, dottori, costruttori [...].